Ferj Codognotto Vive ed opera a Treviso.
Diplomata al Liceo Artistico di Treviso, frequenta l'Accademia libera del Nudo a Venezia e dal 1989 segue corsi di scultura, ceramica e Raku', presso l'atelier di vari artisti.
Tutte le opere sono modellate esclusivamente a mano, cotte e rifinite con tecniche varie, tra queste, la prediletta è la cottura Raku
(tecnica in grado di suscitare profonde e sempre nuove emozioni).
Anche la natura è per lei una fonte inesauribile di stimoli: i "Legni con anima", scoperti lungo le spiagge della laguna veneta, i "Sassi con memoria", ricordo dei Paesi visitati e amati, o raccolti sul greto dei torrenti della montagna, dove ama rifugiarsi ogni volta che sente la necessità di tornare alla semplicità e alla pace delle origini, creano situazioni catartiche e simbiotiche con gli oggetti costruiti con le sue mani.
E poi fili di rame e ferri arrugginiti "Ruggine che s'afferra alla forma che la potenza ha lasciato dura e arricciata e pronta a spezzarsi... "(Eliot)
Le sue opere sono state esposte al
Museo d'Arte Moderna di Varese
Museo del Chiodo di Forno di Zoldo Belluno
Museo Nazionale Cstel Sant'Angelo Roma
Gallerie: Venezia - Treviso - Belluno -
Roma - Bologna - Ferrara - Perugia -
Museo civico Zei- San Felice al Circeo
Premi recenti:
2007 - Premio pittura, con medaglia del Presidente della Repubblica Napolitano per l'opera: "Bianco Rosso Verde", esposta alla galleria "La Pigna" di Roma.
Un suo bozzetto è stato selezionato dalle Poste Italiane in collaborazione con il comune di Treviso, per la cartolina ricordo del "Giro d'Italia" del Ciclismo.
Hanno scritto di lei
"Le opere di Ferj Codognotto rappresentano il provvisorio e dinamico risultato della sua ricerca personale: trovare in ogni ente la sintesi tra la fisicità e la spiritualità e lo manifesta con la semplicità e l'armonia propria dell'arte, intesa come "libero ed armonico gioco tra l'immaginazione e l'intelletto", per arrivare al gusto del bello e del piacere: il tutto in una sintesi tra universale e particolare.
Prof. Magoga Paolo
Ho visitato piu' volte lo studio di Ferj Codognotto e ogni volta ne sono uscita con la sensazione profonda di essere entrata in contatto con una forte energia creativa. La vista di una serie di materiali tanto diversi, ricercati o creati e poi composti insieme in forme a volte disarticolate, a volte apparentemente ingenue, procura un'emozione con cui l'artista, orientata da una sensibilità che la spinge ad indagare cio' che sente importante, condivide con noi asserzioni transitorie, ma affascinate, talvolta ammiccanti, sul senso del vivere.
Prof. ssa Teresa Casagrande
C'è una vibrazione alla base dell'arte di Ferj Codognotto che si avverte attraverso il contatto. Le sue opere vanno accarezzate: la terra, l'acqua, il legno, il fuoco e il metallo prendono vita, diventano un'unità che rafforza lo spirito vitale. La divisione tra maschio e femmina diventa unione tra maschio e femmina per creare nuova vita e la vita esiste, quando si avverte l'unità .
Assessore alle politiche sociali: Rita Pillon