Nasce a Catania e nel 1980 inizia la sua attività artistica
Dopo gli incompiuti studi artistici e un approfondimento degli studi di biologia frequenta la scuola del nudo a Catania spinto da una forte passione per l’arte (in particolare per quella del ‘500 e del ‘600) che lo porta ad indagare la tecnica e lo studio della pittura tramite un’analisi e attenta osservazione delle opere di Caravaggio, Poussin e soprattutto fiamminghi di van Eyck e Brueghel ; nello stesso tempo la sua inusuale curiosità lo porta ad intersecare la pittura contemporanea per poter ampliare le sue conoscenze e trovare la sua dimensione interiore spinto da una maggiore riflessione sulla vita e cercando di interpretare il “pensiero” a volte ineffabile come mezzo per porre in una luce nuova i problemi fondamentali di cui la nostra mente non cessa di liberarsi ponendo in scena dei ricatti visivi, dei ricatti dell’anima.
La sua attività pittorica parte contemporaneamente dall’esempio magrittiano come pensiero di rottura del quotidiano per svincolarsi da esso e successivamente dechirichiano come il modo per potersi introdurre in una personale dimensione spazio-temporale ove è possibile la risoluzione di due strati, in apparenza contraddittori, il sogno e la realtà oggettiva in una sorta di realtà assoluta ; più in là si dedica, quindi, totalmente alla pittura metafisica dechirichiana non tanto per le scelte stilistiche quanto per il portato interesse che si esprime in una saldezza compositiva ; gli oggetti, le figure e lo stesso spazio che diventano masse poderose date dai volumi cromatici cupi e pastosi in un contesto in cui il tempo sembra arrestato ed i soggetti sospesi tra l’influsso metafisico e richiami neoclassici desunti da opere del passato svuotati del tempo, in un mondo sconosciuto.