L’esplorazione e il gusto di sperimentare la resistenza dell’argilla, portano Lorenzi ad una simbiosi con la terra. Sono le crepe rugose sotto lo strato di smalto, a raccontare l’intima e reciproca seduzione di un attimo. Quello che cerca, dice, non è la materia ma l’emozione.
Crea opere in ceramica Raku, la tecnica che predilige per la mutevolezza cromatica nel tempo, così come per l’assoluta imprevedibilità del risultato al momento della cottura, quando, sono il fuoco e il fumo, indomabili, a determinare la reazione degli ossidi, usati per la decorazione.
La seduzione, deriva dalla sensazione di un’eccitante impotenza, rispetto alla forza del fuoco e degli altri elementi, proprio come nella vita, l’interferire di accadimenti o elementi incontrollabili, determinano risultati inattesi, a volte migliori della stessa aspettativa.