Diplomata presso l'Accademia d'Arte di Firenze, ha seguito corsi di arte plastica e incisione. A quegli anni risale il suo interesse per l'argilla, indagata nelle sue varie possibilità espressive - l'ambiguità come segno del molteplice; dall'etrema duttilità - durante la lavorazione _ alla solidità ingannevole perchè in realtà fragile - a cottura avvenuta - che permette tuttavia l'impronta fitta dei segni - anche in senso linguistico - e delle figure astratte: cerchi, vortici, angoli, triangoli, in una sorta di ripetizione ossessiva, che trova tuttavia la quieta, in concluse, ordinate composizioni.