elena delzanno

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Biografia di elena delzanno

Presentazione semiseria dell’artista Elena Delzanno

Nata nel piccolo borgo montano di Varallo durante la seconda metà del secolo scorso e divenuta cittadina aronese in tenera età, decide all’età di sei anni che vuole viaggiare, viaggiare, viaggiare. Si butta quindi con passione nello studio delle lingue straniere, naturalmente presso la scuola più lontana possibile da casa, a Verbania, dall’altra parte del lago.
Visti i risultati, la continuazione degli studi è inevitabile ed arriva così ad una brillante laurea in Lingue e Letterature Moderne ottenuta presso lo IULM di Milano.

Tutto questo però non le impedisce di divagare alquanto: naturalmente viaggia molto e poi le altre sue grandi passioni – l’arte e la natura – la portano a sperimentare con olio e acquerelli nella quiete domestica, mentre nella vita “pubblica” si occupa di educazione ambientale, iniziando una lunga collaborazione con il WWF. Nonostante la vita movimentata, riesce perfino a sposarsi e ad avvicinarsi allo studio del misterioso mondo della ceramica. Grazie ad un piccolo forno portatile, dono del marito, e al genio di buoni maestri come Jutta Biermann, Luciano Morosi e poi Giuseppe De Lia, comincia a sperimentare varie tecniche - dalla maiolica al bassorilievo – fino al colpo di fulmine con la tecnica Raku, che non lascerà più.

Su richiesta del WWF Internazionale si trasferisce in Spagna, a Barcellona, per coordinare il progetto formativo per il Mediterraneo e lì rimane per alcuni anni, viaggiando in lungo e in largo in Europa, Nord Africa e Medio Oriente.
Inizia la produzione dei pannelli, che tra le genti di Barcellona riscuotono sempre più successo. Con il ritorno in Italia e l’arrivo di un paio di bébé, l’impegno nei confronti del Raku non viene meno, anzi. Nelle notti insonni dei suoi bambini (quasi tutte, sembra) tiene con una mano il biberon e con l’altra realizza la bozza di un pannello nuovo. Così anche in patria comincia ad esporre i suoi lavori, con notevole soddisfazione propria e altrui.
Sembra che non si fermerà tanto facilmente.


Janko Cereti
Pittore

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