Jò Badamo, pittore italiano, nasce il 16 Novembre 1965 in Sicilia, a Castellammare del Golfo, dove attualmente vive e lavora. Fin da piccolo, grazie all'amore e alla passione per l'arte, inizia un percorso personale alla ricerca di un proprio linguaggio espressivo. Nel 1997 apprende e rielabora diversi episodi a lui raccontati dai nonni e dal padre del periodo in cui egli era bambino. Tali fatti riferitisi alla vita agreste dei contadini che pur facendo una vita dura e piena di lavoro erano fieri di vivere in un mondo genuino e nel diretto contatto con la natura, fanno nascere in lui l'esigenza di riaffermare e trasmettere quei valori umani universali che hanno permeato la sua educazione familiare e la sua formazione artistica. Forte delle proprie radici, semplice e naturale è per lui recuperare quel prezioso memoriale della civiltà contadina, farlo emergere e trasmetterlo attraverso la sua espressione artistica. Le scene di vita quotidiana, nei campi, a contatto con la natura e con gli animali, i dettagli di usi e costumi, cosi minuziosamente descritti nella loro semplicità dai tratti sicuri delle sua mano fanno nascere quelle opere che caratterizzeranno tutto il primo periodo del percorso artistico intrapreso. Alla fine del 1999 conosce il noto critico Trapanese Nic Giaramita ed è proprio con questa conoscenza che ha l'opportunità di iniziare la sua carriera artistica vera e propria. Il critico si interessa a lui e dopo alcuni mesi di collaborazione e di studi, il 12 Agosto del 2000 segna una sua prima tappa nel contatto diretto con il pubblico e la critica che ne decretano le alte qualità artistiche e stilistiche specialmente per quel suo modo pulito ed esaltante di fare monocromatismo. Egli si fa conoscere fuori dall'ambito territoriale d'origine e dopo cinque anni di attività , nell'intento di sperimentare nuovi percorsi espressivi, nel 2005 allestisce un'altra personale ma con un modello e una tecnica diversi da quelli iniziali e con un linguaggio nuovo proiettato verso il surrealismo che ne decreta l'attuale connotazione artistica. Alla fine del 2005, in virt๠di questa nuova peculiarità delle sue opere, è invitato ad aderire ad una nuova corrente artistica denominata "impressionismo dianoetico " della quale condivide i principi ma che non esaurisce interamente le sue esigenze espressive. L'anno successivo infatti l'artista si stacca dal movimento proseguendo autonomamente il percorso iniziato tanti anni prima e sempre alla ricerca di nuove tecniche e applicazioni che ne mettano in luce le sue innate doti di artista eclettico e innovativo.
Si sono occupati di lui:
Il Nuovo Dossier - Roma
Il Faro - Trapani
La Voce - Marsala
Il Bonifato - Alcamo
KEPOS - Associazione Culturale Studentesca (Università degli Studi) - Palermo
Il Sicilia - Palermo
Boè Centro Diffusione Arte - Palermo
Avanguardie artistiche 2008 Centro Diffusione Arte - Palermo
Sue opere Figurano in collezioni pubbliche e private.