Sono un artista abruzzese che dopo un percorso creativo vicino alla pittura informale è approdato alla ceramica, la tela non riusciva più a reggere strati e strati di colore, avevo bisogno di supporti più plastici. Gres, impasti per raku, porcellana, sono così diventati non solo materia e applicazione di un metodo a cui affidare il valore espressivo di quanto realizzato ma ricerca poetica.
Sono attratto dall’estetica Wabi-Sabi come arte del sentire, minimalismo intuitivo.
Wabi-Sabi è una sensazione particolare conosciuta in un mio viaggio in Giappone con l’incontro di ceramiche e laboratori immersi nella natura, ma credo c’è questo senso anche in Occidente, basti pensare al testo di Leonard Koren e al campo dell’arte dove si trovano tante opere che esprimono la tristezza, il senso del vuoto, l’eleganza dimessa e poco appariscente, la semplicità dipinta di silenzio.
Vivo e lavoro a Pescara, dedicandomi anche all’attività didattica con corsi di manipolazione dell’argilla, rivolti ai bambini della scuola primaria pubblica e a privati con approfondimenti sulla tecnica raku, presso il mio laboratorio.