Clementina Penna:
nasce in provincia di Reggio Calabria cinquantasette anni fa, dopo varie peripezie approda a Roma dove frequenta l’istituto d’arte, nel frattempo, data la sua
passione per la pittura inizia a dipingere con risultati soddisfacenti. Nel 1977 si sposa e due anni dopo diventa mamma. Nel periodo tra la gravidanza e quello
successivo, una malattia presa da piccola si acuisce e, piano piano perde la vista ma non si dà per vinta, è continuamente alla ricerca di qualche cosa, sempre
nell’ambito artistico, che sostituisca la sua passione per la pittura e, finalmente, solo due anni fa scopre la Ceramica, si iscrive alla scuola “la bottega dell’arte”
diretta dalla scultrice Liliana Verlich, dove si mette subito in evidenza per la sua creatività e sensibilità. La scultura, in ceramica, sulla copertina è uno dei primi
lavori dell’artista che, pur non vedendo, riesce a sentire ed a trasmettere con le mani quelle sensazioni che in generale si riescono a trasferire
sulle opere soltanto seguendo con gli occhi l’opera che si stà creando. Nel 2015 ha partecipato ad un ad un corso di 15 gg. per scultori non vedenti presso la
SACRED ART SCHOOL di Firenze con lo scultore spagnolo Marco Augusto Duenas.
Successivamente ha partecipato a un progetto laboratoriale di tipo sperimentale che ha coinvolto persone non vedenti e ipovedenti adulti e studenti dell’Accademia di
Belle Arti di Roma. *I Musei Vaticani* in collaborazione con *l’Accademia di Belle Arti di Roma* e lo scultore non vedente *Felice Tagliaferri*.
In occasione della Giornata Braille ha esposto alcune sue opere, insieme al gruppo MANO SAPIENS, presso i Musei Capitolini dal 18 al 21 febbraio prorogata fino al 29
febbraio.
Dal 6 al 23 marzo a cavallo della festa Della Donna esporrà, sempre insieme al gruppo MANO SAPIENS e ad altri artisti, presso il circolo sportivo della Guardia di
Finanza a Sabaudia (LT).